Anni fa (lavoravo già nella società di telecomunicazioni di adesso) ero molto impegnato nel lavoro, tra installazioni, upgrade, attività notturne eccetera.
Insomma spesso tornavo a casa dopo cena.
Un giorno mio figlio, che allora avrà avuto si e no quattro anni, mi guardò con gli occhi velati di tristezza e mi disse: "Papà, ma tu pensi sempre a lavorare e non giochi mai con me!".
Quello fu il giorno in cui iniziò la consapevolezza e la mia ribellione.
Oggi sono sempre più consapevole, sempre più ribelle e sempre più incazzato.
Saluti da fantozzi
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