mercoledì, luglio 18, 2007

La lontananza è l'unica vendetta, è l'unico perdono.

Chi di noi, ai tempi della scuola, non si era ripromesso atroci vendette alla fine dell'anno scolastico contro il tal professore carogna?
Naturalmente per poi soprassedere non appena l'anno scolasico finiva e si prospettavano cose più interessanti da fare?
Ebbene fantozzi si era ripromesso in qualche modo di far conoscere al mondo la triste vita ed i problemi della sua ormai ex Azienda, a scopo quasi di vendetta o di purificazione.
Dopo un mese che se ne è andato, complici le incombenti vacanze e/o cose ben più interessanti da fare, il nostro eroe dei vessati dipendenti ci sta pensando su; tutto quel che lo angustiava fino quasi al malessere fisico ormai gli sembra lontano, remoto, non più degno di sprecarci su un'oncia di fiato.
Giorgio Gaber in una sua canzone registrò questo stato d'animo e disse: la lontananza è l'unica vendetta, è l'unico perdono, e così farà fantozzi: il silenzio e l'oblio come la peggiore delle vendette.
Saluti da fantozzi

3 commenti:

BlackMamba ha detto...

Secondo me,invece,non devi lasciare nulla di impunito... ;oP
Anche noi avevamo adottato per un pò il silenzio,ma non è servito :o(

Anonimo ha detto...

I will not agree on it. I regard as precise post. Particularly the title attracted me to review the intact story.

Anonimo ha detto...

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