lunedì, luglio 14, 2008

Fantozzi è morto, evviva Fantozzi

Dopo molti mesi che non scrivo vedo che molte persone ancora arrivano su questo blog.
Dato che le cose lasciate a metà ad ammuffire mi danno tristezza, ho deciso di salutare ufficialmente tutti gli affezionati lettori e chiudere bottega.
Dopo avere lasciato il lavoro mi sento più tranquillo ed ho cambiato gli orizzonti esistenziali; adesso mi sto impegnando per crearmi una attività lavorativa autonoma e non ho più voglia di scrivere su un blog.
Non la faccio più lunga, e salutando affettuosamente tutti quelli che sono passati di qui e che passeranno, vi lascio la mia ultima pillola di saggezza:

NON MI PIACE ESSERE CHIAMATO CONSUMATORE

Saluti a tutti da Alex

venerdì, agosto 24, 2007

I pupazzi

Come voi sapete, o amati lettori, fantozzi si è preso il pacchetto buonuscita e se ne è andato dalla sua beneamata ormai ex-Azienda.
Sono ormai due mesi che ha compiuto il gesto estremo e se li è goduti tutti, e tuttora se li gode in quanto questo pacchetto tra l'altro lo ha posto in permesso retribuito per quattro mesi: insomma ti paghiamo fino a fine ottobre ma NON farti vedere in ufficio!!!
Oggi il nostro eroe non ha resistito al fascino del badge abbandonato ed è andato a scroccare un pranzo all'Azienda ed a salutare qualche rado amico.
Ebbene che sensazione!! sono entrato nel corridoio dopo due mesi e ...sorpresa!! le stesse persone, negli stessi posti, con le stesse facce, ho avuto l'impressione che in due mesi non si fossero spostati da lì, quasi fossero pupazzi!!!
Oppure lo sono veramente?
Saluti liberati da fantozzi

venerdì, luglio 20, 2007

Il lavoratore indaffarato

Avevo promesso di non parlare più della mia ex Azienda, ma ora anche se di striscio sono costretto a citarla.
Uno degli argomenti sel giorno è l'assenteismo, e di converso su alcuni forum/blog è viva una polemica sul fatto che mediamente il dipendente lavori fino a tardi, e colui che se ne va alle 17 o alle 18 è considerato un nullafacente; infatti viene bersagliato dai colleghi che girano nei corridoi indaffaratissimi al calar della sera con una vecchia battuta nata in IBM: Oggi mezza giornata, eh?.
Lasciando da parte la voglia di tirargli un cazzotto sui denti, il più delle volte questi ligi impiegati che grazie alla loro sofferenza tengono alte le sorti delle aziende, ..... non fanno un tubo in più degli altri.
Vita vissuta in almeno due decenni di aziende diverse; ci sta chi fino alle 17 non fa nulla per poi scatenarsi a sera, chi allunga il brodo per fare le stesse cose degli altri nel triplo del tempo, chi rifugge da mogli e figli, chi invece riempie il vuoto esistenziale con tabelle, riunioni e relazioni.
Il più delle volte o inutili o piene di idiozie.
Ma vuoi mettere potersi vantare della propria dedizione e magari accaparrarsi qualche aumento o benefit a scapito degli altri ...
Saluti da fantozzi

mercoledì, luglio 18, 2007

La lontananza è l'unica vendetta, è l'unico perdono.

Chi di noi, ai tempi della scuola, non si era ripromesso atroci vendette alla fine dell'anno scolastico contro il tal professore carogna?
Naturalmente per poi soprassedere non appena l'anno scolasico finiva e si prospettavano cose più interessanti da fare?
Ebbene fantozzi si era ripromesso in qualche modo di far conoscere al mondo la triste vita ed i problemi della sua ormai ex Azienda, a scopo quasi di vendetta o di purificazione.
Dopo un mese che se ne è andato, complici le incombenti vacanze e/o cose ben più interessanti da fare, il nostro eroe dei vessati dipendenti ci sta pensando su; tutto quel che lo angustiava fino quasi al malessere fisico ormai gli sembra lontano, remoto, non più degno di sprecarci su un'oncia di fiato.
Giorgio Gaber in una sua canzone registrò questo stato d'animo e disse: la lontananza è l'unica vendetta, è l'unico perdono, e così farà fantozzi: il silenzio e l'oblio come la peggiore delle vendette.
Saluti da fantozzi

martedì, luglio 17, 2007

Il tempo ritrovato

Ormai fantozzi non si reca al lavoro da circa un mese, ed è quindi in grado di tirare i primi bilanci.
I primi giorni aveva come un tarlo, un pensiero nascosto che ogni tanto emergeva e gli diceva: devi andare in ufficio, devi tornare in ufficio ...
Poi pian piano il tarlo si è zittito e si è fatta avanti un nuovo vissuto del tempo; non più orari di ingresso, uscita, pranzi, mense e pause caffè; il tempo si è come dilatato, complice anche la possibilità di fare quel che si vuole quando si vuole.
Vorrei spendere due parole sulle pause caffè e sull'intervallo di pranzo; il buon fantozzi ha vissuto la sua ex azienda sia nella sede centrale che in una grossa sede distaccata, sempre nella stessa città.
Ebbene nella seconda le numerose, frequenti e lunghe pause caffè, effettuate anche in baretti esterni con annessa passeggiatina, assommavano sicuramente a più di due ore al giorno.
E la pausa pranzo? complice la situazione aziendale con ridimensionamenti di personale e conseguente diffusione di disaffezione e svaccamento tra il personale, anche queste pause si sono dilatate.
E'invalso l'uso di iscriversi a palestre e piscine nei dintorni, si esce verso le 12,30, si nuota, ci si crogiola al sole e si rientra verso le 14.30.
E quando si lavora? mah, l'azienda passa un periodo di crisi, lavoro poco, controlli sul personale nessuno, noia tanta e con questa la necessità di trovare qualcosa da fare per passare la giornata.
Quanto durerà questa situazione da tardo impero che qualcuno considera paradisiaca ed altri infernale tanto da scappare via appena possibile? quando arriverà la mazzata di riduzione del personale, di chiusura di sedi, di trasferimenti in massa?
Boh, tanto fantozzi si è preso la buonuscita e si gode la vita, per ora.
Saluti da fantozzi.

mercoledì, luglio 11, 2007

Funziona di nuovo!!

Il mio cervello funziona di nuovo.
Eh si, perchè nei nove anni trascorsi nell'Azienda, i neuroni mi si sono atrofizzati trasformando uno sveglio quarantenne in un homo dipendenticus, una specie di zombie che compie giorno dopo giorno sempre le stesse azioni, dice sempre le stesse cose, beve pessimi caffè da machinette posizionate in tristi sottoscala e scambia questi riti per realtà vivendo sempre in una perenne dissociazione mentale.
Provare per credere ma dopo qualche giorno di adattamento alla nuova situazione il cervello inizia a frullare di nuovo ed a disegnare nuovi scenari che vanno dalla creazione di un bed&breakfast all'importazione dall'Egitto di costumi per la danza del ventre.
Per adesso se vi interessano foto di Roma potete visitare www.pensieriromani.com, dove pian piano sto inserendo la mia visione della Città Eterna.
Saluti da fantozzi

martedì, luglio 10, 2007

Il valore del tempo

Ho passato nove anni nell'Azienda.
Nove anni, soddisfazioni poche, rospi ingoiati tantissimi, arrabbiature, frustrazioni,.
Nove anni ed eccomi qui con una sola persona, un solo ex-collega trasformato in amico.
E gli altri? e le decine se non centinaia di persone che ho conosciuto e frequentato? PUFF ... spariti, spariti senza lasciare traccia in me se non una maggiore amarezza ed una maggiore sfiducia nel concetto di amicizia e nel genere umano in generale.
Spariti quando hanno saputo che me ne sarei andato, io troppo diverso da loro, io coraggioso od incosciente, io forse da loro invidiato per questa decisione di mollare e cercare un'altra vita alla soglia dei 50 anni.
Spariti, ma continuano a macinare ore e chilometri e benzina nelle loro scatolette per arrivare nel nulla, ma continuano a discutere davanti alle macchinette del caffè di sogni che non hanno il coraggio di realizzare, ma continuano a disquisire del nulla in estenuanti riunioni sentendo di essere importanti, ma continuano a sorridersi ed a scambiarsi coltellate alla schiena, ma continuano continuano continuano .... perchè se si fermassero a pensare vedrebbero l'abisso di brutalità nel quale si crogiolano.
Io no.
Saluti da fantozzi

lunedì, luglio 09, 2007

La nuova vita

Cari e pochi lettori, vi chiederete perchè fantozzi è sparito per molto tempo.
Il nostro eroe degli umili ha dovuto percorrere una strada difficoltosa che lo ha infine portato a lasciare l'Azienda per la quale umilmente scaldava la sedia ormai da nove anni.
L'Azienda è in crisi, ed oltre a tutto il ciarpame aziendale teso a sfiduciare i dipendenti per poi fargli dare le dimissioni, essa offre anche una lauta buonuscita a chi decida di lasciare.
Fantozzi ha quindi deciso di aderire a questa offerta ed andarsene, tipo prendi i soldi e scappa.
Adesso quindi è libero e si godrà le ferie senza patemi d'animo; a settembre ricomincerà a cercare un mezzo per guadagnarsi la vita.
Per adesso gode pensando ai meschini che sono dovuti rimanere.

Saluti da fantozzi

lunedì, gennaio 29, 2007

Ah, l'open space!!!

La tipica disposizione dell'openspace rende possibili anomalie comportamentali notevoli: a distanza di due metri ci possono essere contemporaneamente momenti di allegria o di depressione.
In questo momento di fronte a me si sta consumando il rito propiziatorio del lunedì: una collega, amante della preparazione dei dolci, ha portato un ciambellone ed una crostata generando un capannello di persone allegre che assaggiano e commentano.
Contemporaneamente alle mie spalle un capannello di persone incravattate sta fissando un monitor con un'aria compunta e triste come ad una veglia funebre; probabilmente nel sistema informativo aziendale c'è un problema che non riescono a risolvere.
Due mondi opposti convivono nello stesso spazio e nello stesso momento, ciascuno all'altro estraneo.
Saluti da Fantozzi

Il maglione ai tropici ovvero la globalizzazione

Spinto dalla Signora Pina all'assalto dei negozi in saldo,il nostro buon Fantozzi si è comprato tra le altre cose a metà prezzo un bel maglione sportivo di una nota marca.
Caldo ed anche esteticamente bello.
Ma andando a leggere le etichette con sua somma sorpresa il nostro ragioniere ha letto che tale maglione è fatto in ... Norvegia? no! ... Romania? no! ... è fatto nelle Isole Mauritius, regno incontrastato di sole, spiaggie, surf e bellone in bikini.
Adesso non mi sorprendo se indosso scarpe fatte in Romania, piumini cinesi o camicie vietnamite, ma pensare alle belle indigene locali che invece di ciabatte o parei producono caldi maglioni pubblicizzati con immagini polari mi suona un poco strano.
Ah, la globalizzazione!!!!
Saluti da Fantozzi